Devastante e deludente. Sono i due aggettivi che userei per la mia analisi del giorno dopo. Devastante perché il Milan della seconda parte del campionato è come un ottovolante: picchi maestosi, come per esempio nei tempi più recenti Juve-Milan o Torino-Milan, e cadute alle quali non si riescono a trovare spiegazioni, come appunto Milan-Cagliari. Deludente perché a fronte di un match fondamentale per chiudere il discorso Champions finito 0-0 rimane solo quella … appunto la delusione. E qui verrebbero in mente tante cose… dalle più cattive come “non abbiamo le palle, non abbiamo il carattere, non siamo una squadra da Champions” alle più giustificative come “sapendo che il Cagliari era sacco hanno giocato pensando di avercela già fatta”. Ma è forse proprio quest’ultima giustificazione, sempre che sia una plausibile, la cosa che fa più arrabbiare. È davvero devastante vedere una squadra che è rimasta prima per 21 giornate, seconda per 10 (o anche più se contiamo che spesso è rimasta appaiata con la Dea) e campione d’Inverno pareggiare in questo modo puerile LA partita che poteva chiudere i conti.
Fa diventare matti …. il Milan è sceso in campo con la miglior formazione possibile … mancava solo Ibra … bastava un goal e invece niente.
Certo si potrebbe obiettare che il Cagliari è sceso in campo mettendo il “classico pullman” davanti alla porta ma alla fine un bel paio di occasioni (forse anche qualcosina di più e comunque più di noi) le hanno avute anche loro.No, la verità è che la cavalcata del girone di andata è stata davvero impressionante ma nel girone di ritorno l’ottovolante ha preso il sopravvento. Giustamente qualcuno a Sky ieri sera ha obiettato dicendo che in situazioni come quelle di ieri sera si sente la mancanza di un leader in campo che si carica la squadra sulle spalle e incita i compagni. Ibrahimovic ieri in panchina era un leone e verso la fine della partita anche lui non mascherava la sua delusione. Il Milan gioca da vero collettivo ma un leader in campo ci vuole … eccome se ci vuole.
Ma chi mi ha davvero deluso ieri è stato Çalhanoglu. Impacciato, pasticcione, si incartava con la palla ai piedi, ha tirato in porta telefonando a Cragno … ma ripensandoci in generale è stato tutto l’attacco. Non una conclusione degna di nota in porta. Pazzesco ….Ora andiamo a Bergamo a giocarcela con la Dea. Spero che i nostri non facciano l’errore di pensare che i bergamaschi saranno stanchi e magari appagati per aver vinto la finale di Coppa Italia. Gasperini e i suoi faranno di tutto per batterci e conservare il secondo posto da soli. Sarà una settimana di sofferenza e dovremo pregare tutti i Santi del calendario affinché il Milan vinca oppure almeno che Napoli e Juventus perdano …. tutte e tre le cose sono difficili da immaginare. Non dico impossibili … ma difficili da immaginare.
Ovviamente amo il mio Milan e lo amerò sempre ma mi ci vorranno giorni per smaltire la delusione e l’incazzatura.
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