22 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Milan-Porto 1-1: la matematica non ci condanna, però …

Prestazione a corrente alternata per i rossoneri ma ancora una volta un errore arbitrale ci penalizza.

La partita di ieri sera tra Milan e Porto valida per il quarto turno del Girone B di Champions League ci ha mostrato un paio di cose: prima di tutto un Milan a due facce. Il Milan scialbo ed inconcludente dei primi 45′ ed il Milan più aggressivo e pericoloso del secondo tempo. La seconda cosa è che la rosa rossonera di quest’anno è forte per il campionato di Serie A, dove riusciamo ad emergere sopra la media e riusciamo a concludere partite con sfavori arbitrali contro e sfortuna che si accanisce con infortuni e Covid, ma non è abbastanza forte nella competizione principe europea incontrando squadroni ben più allenati a sostenerla.

Ecco quindi che veniamo a parlare, ancora una volta, dell’ennesimo aurore arbitrale che condanna il Milan ad un risultato non corretto. Attenzione, non stiamo dicendo che il Porto sia stato meno forte del Milan oppure che il Liverpool ne sia inferiore. Ciò che stiamo dicendo è che, se facciamo due conti spicci, senza il nefasto arbitraggio di Cakir con l’Atletico, senza il goal irregolare della volta scorsa e senza il mancato fallo fischiato per il fallo su Bennacer di ieri sera (che poi a portato all’azione del goal di Luis Diaz), probabilmente staremmo parlando di un Milan non con 1 punto ma con almeno 5.

Con questo, e qui ritorniamo a bomba, non vogliamo dire che il Milan meriti di andare avanti in questa competizione con ciò che sta mostrando ma che senza tutti questi errori, chiamiamoli così, da parte dei direttori di gara il Milan probabilmente a quest’ora potrebbe essere sicuro di passare il girone. Poi magari potrebbe essere escluso al prossimo giro ma almeno avremmo avuto la soddisfazione di vedere nuovamente il Milan in Champions per qualche mese a battersi con alcuni squadroni più forti ed essere esclusi al secondo giro per demeriti propri (o meriti degli avversari) invece che per meriti di Cakir e dei suoi colleghi.

In ogni caso il Porto è una squadra forte, abituata da molti anni al palcoscenico della Champions League, così come il Liverpool e l’Atletico Madrid e noi ci siamo affacciati quest’anno in questa competizione dopo sette anni con una rosa composta da molti giovani alla prima esperienza in UCL (a proposito: cosa avrà provato il giovane Kalulu a segnare il suo primo goal in Champions?) . È vero, la matematica non ci ha ancora condannati ma, se per qualche strana congiunzione astrale o allineamento di pianeti e mettendocela tutta, dovessimo passare il girone non possiamo e non dobbiamo illuderci che il cammino rossonero nell’Europa che conta possa andare avanti per molto.

Ed è giusto così. La società rossonera ha scelto la via virtuosa a livello economico per uscire dalle sabbie mobili dei debiti, dei rossi profondi in bilancio, delle mezze classifiche, per ritornare grande e bisogna dire che i risultati si stanno vedendo. Onestamente anche prima di quanto previsto ma ci vuole ancora un po’ di pazienza. Come hanno fatto Porto, Atletico, Liverpool ma anche Bayern la crescita deve essere costante e graduale … e i risultati arriveranno.

È solo una questione di pazienza ed amore … e noi tifosi milanisti di amore per il Milan ne abbiamo davvero tanto, vero?


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