22 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Una conclusione sulla prima parte del campionato rossonero

Sembra strano ma per la prima volta nella storia non dobbiamo parlare di campionato pre e post sosta natalizia ma dobbiamo dividerlo in due vere e proprie parti: una prima ed una dopo il Mondiale del Qatar.

Nel titolo che ho dato a questo articolo ho indicato che si parla della prima parte di questo campionato.
In realtà se vogliamo guardare l’attività del Milan per tutto il corso del 2022, a partire dallo scorso febbraio i rossoneri non hanno sbagliato un colpo fino al trionfo del 22 maggio in cui è stato vinto il 19° scudetto della storia milanista.

Una “cavalcata“, come spesso i giornalisti usano scrivere, che ci ha regalato momenti magici come la vittoria nel Derby – partita per la quale è stata coniata la ormai famosa frase “si è girato Giroud” – oppure le vittorie entusiasmanti grazie a Sandrino Tonali come quella contro la Lazio nella capitale o a Verona nel giorno del suo compleanno o anche la vittoria finale a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Il nuovo campionato, questo campionato anomalo che ha visto molti atleti costretti a partite ogni tre giorni ed allenamenti ridotti, ci ha regalato soddisfazioni almeno fino alla gara contro il Torino – solo 2 settimane fa – ma soprattutto ha visto il Milan superare il primo girone di Champions League battendo con partite entusiasmanti due squadre di tutto rispetto come la Dinamo Zagabria ed il Salisburgo, conseguentemente accedendo agli ottavi.
Nessun milanista che sia davvero un rossonero serio può dimenticarsi del fatto che solo 4 anni fa eravamo ancora impantanati a mezza classifica e l’Europa la vedavamo col binocolo, mentre invidiavamo Juventus ed Inter che con alterne fortune gareggiavano nelle competizioni continentali.

Guardiamo bene in 4 anni cosa è stata capace di fare la proprietà rossonera con Elliot al comando, con Gazidis come Amministratore Delegato e con il trio Maldini/Massara/Moncada per la parte sportiva.
Guardiamo bene cosa è riuscito a fare Stefano Pioli, quell’allenatore da tutti indicato come “normalizzatore” oppure “traghettatore“, prendendo ragazzi giovani e facendoli giocare molto bene sfidando giocatori più navigati e spesso battendoli vincendo gare entusiasmanti.

Da sole 2 settimane a questa parte il Milan ha fatto vedere segni di appannamento ed affaticamento.
Non voglio tentare di spiegarne le ragioni che possono essere molteplici, cominciando col fatto che il nostro mercato estivo si è concluso a stagione abbondantemente iniziata – quindi avendo giocatori con preparazione non fatta con i nuovi compagni – , proseguendo con una bella serie di infortuni.

Molte squadre hanno avuto difficoltà in questa prima parte. Pensate a squadre titolate come la Juventus e l’Inter che solo nelle ultime tre-quattro gare si sono rifatte sotto ma prima di allora erano distanti decine di punti da noi.
L’unica che sembra non con oscere ostacoli è il Napoli.
Indubbiamente la squadra di Spalletti quest’anno si è rinforzata bene ed i risultati ottenuti finora possono destare impressione.

Come ho scritto in qualche mio post ricordiamoci però che mentre il Milan ha già praticamente fatto quasi tutti gli scontri diretti, il Napoli finora delle “big” ha incontrato solamente Lazio, Roma, Atalanta e noi (vincendo pur se noi giocammo bene) e a gennaio dovrà vedersela con Juventus, Inter e nuovamente la Roma.

In ogni caso non possiamo bocciare la stagione del Milan per sole due settimane nelle quali c’è stato una calo di performance.
Adesso c’è la pausa per i Mondiali e rossoneri si recheranno in ritiro a Dubai giocheranno alcune amichevoli di lusso con squadre come Liverpool e Arsenal, oltre che ad allenarsi e prepararsi per la seconda parte della stagione. Chiaramente senza i sette nazionali chiamati a giocare la Coppa del Mondo.

A gennaio quindi riprende la corsa e l’inseguimento al Napoli. Otto punti sembrano molti, e magari possono anche esserli, ma il Milan ci ha spesso fatto vedere di essere capace di imprese ritenute impossibili grazie al carattere ed alla tenacia dimostrata dai suoi giocatori.
Senza poi dimenticarsi il doppio confronto con il Tottenham, sfida che i rossoneri affronteranno con la massima concentrazione … ne sono sicuro.

Un ultimo pensiero va ad Ivan Gazidis, ieri sera salutato a San Siro con annuncio ufficiale da parte del presidente Scaroni e standing ovation da parte del pubblico presente, che personalmente – da milanista – ringrazio per il lavoro svolto con la gestione della società per portarci “in acque sicure“.
È anche grazie al suo ottimo lavoro in questi quattro anni se Elliot ha potuto attrarre un compratore come Red Bird e Gerry Cardinale ci sta dando assaggi di quella che sarà con ogni probabilità una gestione ancora più entusiasmante.

Ovviamente qui a RossoneroBlog andremo avanti a parlare ancora di Milan – del ritiro a Dubai, del mercato (Adli e Bakayoko usciranno? Vedremo …) e di altri aspetti – in attesa che tornerà a giocare partite ufficiali.
Continuate a seguirci.



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