24 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

La pazienza e la costruzione

Rade Krunic (Photo by Tiziana FABI / AFP via Getty Images)

L’Editoriale del Direttore

di Fabio Caserini

Quanti esempi il Milan deve ancora portare per far comprendere ai suoi tifosi la bontà del progetto?

Viviamo in un mondo sempre più accelerato dove ogni cosa si deve fare in fretta e non si ha più la pazienza di aspettare che ciò che è stato seminato possa dare i suoi frutti. Avete mai visto un contadino seminare e poi spazientirsi perché entro sera il grano non è ancora pronto per la raccolta?

Molte volte anche da queste pagine è stato ripetuto che il Milan è stato costruito su un progetto che si basa su due fattori: azzeramento dei costi e squadra di giovani a comporre una squadra vincente in prospettiva. Aldilà che poi alcune vittorie sono arrivate in anticipo rispetto al previsto (vedi alla voce Scudetto) ci sono molti fattori che dimostrano la bontà di questo progetto e lo fanno puntualmente ogni volta che i tifosi si spazientiscono.

Oltre al fatto che i conti sono stati praticamente sistemati (e il tutto senza gli enormi introiti che uno stadio di proprietà garantirebbe) e che in soli due anni e mezzo il Milan è passato dai rigori di Rio Ave per accedere ai gironi di Europa League ad entrare tra le prime quattro squadre d’Europa accedendo alle semifinali di Champions League, per quanto riguarda la rosa si va dall’attesa di Rafael Leão a quella di Brahim Diaz o Sandro Tonali per proseguire con quelle di Ismael Bennacer e di un altro suo compagno spesso sottovalutato: Rade Krunic.

Il nazionale bosniaco ha sempre giocato mettendosi a completa disposizione della squadra e delle disposizioni impartite da Mister Pioli, arrivando nell’ultimo mese e mezzo ad avere pagelle più che buone nelle partite in cui ha giocato e a dimostrare che la sua presenza in un centrocampo a tre insieme a Bennacer e Tonali è fondamentale per il gioco dei rossoneri.

Paolo Di Canio, nel corso delle trasmissioni di Sky Sport, ha fatto i complimenti al centrocampista bosniaco: “Il Milan ha giocato un calcio diverso da quello del Napoli, con più sacrificio. Si è difesa molto bene. Calabria nell’uno contro uno, Krunic da frangiflutti è stato strepitoso quando è dovuto diventare centrale aggiunto.”
Non solo ma osservando bene come gioca Krunic in un centrocampo a tre, possiamo vedere che molto spesso recupera tanti palloni e non li butta via anche se sotto pressione degli avversari ma anzi ragione e prova sempre a creare ripartenze. Rade è diventato un giocatore praticamente indispensabile e la fiducia che Stefano Pioli ha sempre riposto in lui viene sempre ripagata ad ogni prestazione.

Che dire … il tifoso rossonero ha poca pazienza ma gli esempi citati, sia in termini di nomi di giocatori che di risultati sportivi congiuntamente a quelli economici, insegnano che la pazienza è d’obbligo anche perché il progetto è stato disegnato per portare dei risultati secondo tempistiche prestabilite che però sono state persino accelerate dagli eventi. Pertanto impariamo a portare pazienza e ad aspettare anche De Ketelaere come abbiamo fatto per altri, concedendo fiducia in una proprietà ed una dirigenza che finora non hanno deluso.

E si fanno chiamare quotidiani “sportivi” …

Per quanto riguarda il risultato di ieri sera … si avranno due derby, anzi due “EuroDerby” in Champions League ed in semifinale: Milan-Inter il 10 maggio e Inter-Milan il 16 maggio, entrambe alle 21.00.

Prepariamoci perché sulla stampa “specializzata” (ma appellarla con questo aggettivo spesso è veramente difficile) se ne leggeranno di tutti i colori e, così come hanno fatto per i quarti di finale contro il Napoli, i cosiddetti giornalisti faranno di tutto per alzare i toni della contesa ed aizzare le due tifoserie contro. Come se non si trattasse di sport ma di una battaglia, loro che nei nomi delle loro estate riportano sempre la parola “sport” (Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Tuttosport …) ma che spessissimo tradiscono i principi sui quali è fondata ogni disciplina sportiva.

Per fortuna ci sono poi situazioni nelle quali sono proprio gli atleti a ricordarci che alla fine quando c’è un incontro, che sia tra due atleti singoli o tra due squadre non importa, si tratta sempre di gare e gesti sportivi. L’abbiamo visto tra le due schermitrici Emilia Rossatti e Gaia Traditi nella finale per il titolo tricolore di spada femminile, dove la portacolori dell’Accademia Bernardi Ferrara ha scelto di non approfittare dell’infortunio dell’avversaria Gaia Traditi, in vantaggio 12-9 al momento di una dolorosa distorsione alla caviglia destra, rinunciando all’assalto nei 17 secondi che restavano da disputare e consegnandole di fatto la medaglia d’oro.
Oppure quando alla fine del match al Maradona Davide Calabria e Theo Hernandez sono andati a consolare un inconsolabile Kvaratskhelia . Il georgiano è piegato a terra, distrutto ed ecco che il capitano del Milan si piega su di lui, lo abbraccia, lo consola. Da par suo Kvaratskhelia lo ringrazia in modo sentito, sincero. Una bella immagine, di puro sport, di gioia e dolore.

Alla fine il bello dello sport è anche leggere di tifosi milanisti felici per aver battuto il Napoli, fare i complimenti e gli auguri ai partenopei per uno scudetto praticamente già in tasca riconoscendo la forza della squadra di Spalletti. Alla faccia dei sedicenti “giornalisti sportivi”



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