31 Gennaio 2025

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Tutto può ancora succedere

Champions League 7ª giornata | Milan-Girona 1-0

Quello che credo sia ormai chiaro a tutti è che il Milan, in questa fase della sua gloriosa storia, è un animale strano.
Siamo partiti in questa avventura con la nuova formula della Champions League con il piede sbagliato.
Zero punti nelle prime due partite, peraltro giocate contro quella che è la prima in classifica a punteggio pieno dopo 7 giornate, e un Bayer Leverkusen contro cui più di qualcosa potremmo recriminare.
Poi un filotto di 5 vittorie che ci ha messo ora nelle condizioni di considerare addirittura l’accesso agli ottavi senza passare dai playoff ben più di una remota possibilità.
Certo, non si è trattato di 5 vittorie straripanti, soprattutto considerando la caratura delle avversarie, però sempre di vittorie stiamo parlando.

Ciò nonostante, anche ieri, con un secondo traguardo della stagione quasi raggiunto (dopo la vittoria della Supercoppa), le critiche superano di gran lunga gli apprezzamenti.
E non mi sento nemmeno troppo di dar torto a chi critica, perché in effetti è l’idea di non superiorità o di sempre presente distrazione o rilassamento durante la partita che puntualmente si ripresenta ai nostri occhi.
Ieri non fa eccezione.

Potevamo tranquillamente mettere in ghiaccio la partita già nel primo tempo, ma la scarsa vena di qualcuno e qualche imprecisione di troppo, anche complice la mancanza di cinismo dei nostri giocatori, hanno messo in condizione il modesto Girona di rendersi pericoloso più di una volta, determinando che alla fine il miglior in campo sia stato il nostro portiere; aspetto questo che non è mai un buon segnale.
Ma siamo arrivati comunque alla fine, tenendoci stretto quell’uno a zero che vale molto, ma molto di più di questo misero risultato.

In fondo anche l’Inter ha vinto 1 a zero (confesso di non aver visto nemmeno gli highlights della partita), per non parlare dell’ennesimo pareggino della Juve… ma non sento cori di critiche, specie verso i piemontesi, che ora hanno una situazione decisamente più critica della nostra.
Siamo fatti così.
Ci piace farci male da soli, e gli altri non vedono l’ora di entrare con il coltello nelle nostre (oggettive) difficoltà enfatizzandole, scrivendo epitaffi anche prematuri.
Poi ci si mette pure la curva che, pronti via, inizia con quel coro: “Cardinale devi vendere… vattene, vattene…” ripetuto mille volte. Al di là della condivisibilità o meno della questione, è pessima per il timing.
Vuoi contestare? (e io stesso lo faccio, a parole, qui dentro in molte occasioni), ma fallo alla fine della partita, non all’inizio… ma vabbè.
Abbiamo Trump come presidente della prima potenza del mondo, credo che possiamo accettare anche un livello basico nella nostra tifoseria estrema.

La scorsa volta ho scritto che siamo una squadra da corse in linea più che di corsa a tappe.
Non so bene come considerare la Champions League in questa contrapposizione, ma mi sento di assimilarla più alla prima, perché gli spazi di recupero sono molto minori e ti giochi spesso un dentro o fuori, soprattutto ora che arriva la fase clou.
(… chi ha orecchie per intendere intenda e faccia tutti gli scongiuri di questo mondo).

Con questa squadra imprevedibile (stavo per scrivere “pazza”, ma questo aggettivo lo lascio all’altra sponda del Naviglio) tutto può succedere.
I fuoriclasse li abbiamo.
Signori: Leão è un’iradiddio! Senza se e senza ma. Anzi, l’unico “ma” è che non sempre se ne rende conto.
Da solo può vincere la partita.
Ma non c’è solo lui.
Tutto, ma proprio tutto può succedere.
Forza VCRN!


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