22 Novembre 2024

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Le facce di bronzo ed il karma …

George Atangana, procuratore di Franck Kessié

Più volte in questo gruppo, quando qualcuno (pochi, devo dire per la verità) metteva in dubbio l’operato della società AC Milan a partire da Ivan Gazidis per concludere con Paolo Maldini e Ricky Massara, ho personalmente obiettato due cose: primo che non è per niente facile gestire una società (figuriamoci una che si occupa di calcio) e non lo è a maggior ragione se la rilevi con un debito da film horror tentando di riportarla sulla “retta via”. Secondo che bisognava avere pazienza perché ciò che stavano facendo quelle persone era un percorso di risanamento che avrebbe chiesto qualche anno prima di vedere la società tornare ad essere competitiva dal punto di vista sportivo.

Spiegavo, e lo faccio tutt’oggi, che il lato economico e quello sportivo di una società di calcio sono strettamente legati tra loro e che se il primo è messo bene, il secondo ne beneficia perché a maggiori introiti corrisponde più denaro da reinvestire nel lato sportivo.

Però c’era sempre qualcuno che obiettava dicendo che altre squadre aprivano i classici “cordoni della borsa” per acquistare campioni da stipendiare profumatamente. Un esempio recente è stato Dusan Vlahovic, comprato (?) dalla Juventus per 90 milioni con fior di stipendio mentre noi ci accontentavamo di Marko Lazetic.

Dato che personalmente sono convinto che il karma esiste o, per dirla con la saggezza popolare, prima o poi “tutti i nodi vengono al pettine” in un solo anno (da gennaio a dicembre 2022) abbiamo visto il Milan “fallimentare nel mercato di gennaio” vincere uno scudetto e la Juventus essere indagata e travolta da un’inchiesta finanziaria su tre livelli, con dimissione in toto del CdA e documenti segreti che ogni giorno saltano fuori. Quella che viene denominata la “carta Ronaldo” (una scrittura privata dove la Juventus prometteva a Ronaldo di pagare in nero la differenza tra lo stipendio dichiarato in contratto e il nuovo stipendio decurtato, per far figurare un bilancio in positivo) è solo l’ultimo esempio di un sommerso che sta pian piano venendo a galla. Se poi tutto ciò si tradurrà in punizione esemplare per i bianconeri, solo il tempo e la giustizia italiana ce lo diranno.

Adesso invece tengono banco le dichiarazioni di George Atangana (chi non si ricorda del “simpaticissimo” procuratore di Franck Kessie?) che ha fatto in modo di fare arrivare a scadenza di contratto il centrocampista ivoriano di modo da accasarlo al Barcellona.

Un giocatore che nei cinque anni che ha vestito la casacca rossonera ha reso come avrebbe dovuto solo nella stagione 20/21 quando in 37 presenze in Serie A ha collezionato 13 gol e 6 assist, mentre l’anno successivo (quello dello scudetto) tra coppa d’Africa e Olimpiadi ha reso molto meno …. continuando però a promettere che avrebbe “sistemato tutto al suo ritorno” , parlando a proposito del suo rinnovo.

Atangana invece, pensando di avere tra le mani il nuovo Iniesta, lo ha proposto al Barcellona il quale ha pensato bene di prendersi un buon gregario (o panchinaro) pagando zero il suo cartellino e stipendiandolo con un ingaggio “da Barcellona” (tanto anche loro affogano nei debiti ma in Spagna non muovono un dito).

Ora però che si è reso conto che le balle che Atangana gli ha raccontato stanno venendo a galla e in tre mesi (prima dei mondiali) ha raccolto la miserrima cifra di 7 presenze in campo con Xavi che non lo vede certo come un titolare, il buon Franck piange e vuole tornare in Italia (dove invece era considerato un misto tra Gattuso e Pirlo).

Allora che fa quella faccia di bronzo di Atangana? Contatta Paolo Maldini il quale con il suo solito stile elegante gli dice che può andarsene … a fare un giro. Quindi telefona a Marotta, che gli risponde “okay, lo prendiamo ma lo stipendio deve essere pagato dal Barcellona” … perché pure i nerazzurri hanno i calzoni rattoppati con le pezze. Dato che i catalani invece non vedono l’ora di liberarsi di uno stipendio ingombrante come quello di Kessie per tenerlo in panchina, Atangana allora che fa?

Dichiara , in un intervista a Calciomercato .com (avessi detto il Times di Londra) che lui ed il suo assistito avevano rinunciato a proposte allettanti provenienti dall’estero pur di aspettare quella del Milan che però non è arrivata …. Ha poi rincarato la dose dicendo che al Milan non sono capaci di rinnovare i contratti visto che si sono lasciati scappare Donnarumma e Çalhanoglu (il primo ha dato l’esempio a Kessie ma l’ivoriano pensava di essere meglio, mentre il secondo se ne è andato per “30 denari”).

L’eleganza, lo stile e soprattutto l’intelligenza evidentemente non appartengono al signor George Atanagana. Lui e il suo assistito se ne sono andati mesi fa a parametro zero, tirando in lungo una nenia infinita fino ad arrivare a scadenza. Una mossa studiata a tavolino per illudere Kessie che avrebbe giuocato nel famoso club blaugrana percependo 7 milioni a stagione e intascando per sé una mega-commisione milionaria. Adesso che la sua gallina dalle uova d’oro gli sta chiedendo di risolvere la situazione, il procuratore mistifica gettando fango sull’operato di Maldini, che era arrivato ad offrire 6,5 milioni in 5 anni (per quel periodo lo stipendio più alto al Milan, escludendo il signor Ibrahimovic).

Queste cose si fanno quando si conduce una trattativa, non quando si è andati via “fregando” il precedente datore di lavoro del tuo assistito …. che pena … una cosa un po’ “Mirabelli style”, un altro capace di parlare sempre proprio perché non è più al Milan (e per fortuna, aggiungo).

Atangana ora sta bussando alla porta della Roma, sperando che i Friedkin siano tanto sprovveduti da raccogliere il suo protetto. Tanti auguri a Kessié e speriamo che Atangana fallisca di nuovo. Perché il karma esiste …




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