30 Gennaio 2025

RossoneroBlog

Fatti ed opinioni su AC Milan

Milan-Girona 1-0: cose buone ed altre meno buone

… ma stiamo lentamente prendendo la strada giusta.

Serviva la vittoria? Sì, serviva eccome.
È stata una gran vittoria? No, ovviamente no.
Cosa abbiamo visto in campo? Alcune cose buone e altre decisamente meno buone. Tra le buone, spicca il gran gol di Rafa Leão, che ha permesso al Milan di salire al sesto posto in classifica di Champions League (ricordate dove eravamo solo poco tempo fa?).

Sempre tra le note positive, vanno menzionate le provvidenziali parate di Maignan, i sette polmoni di Musah, che ha anche colpito un palo, la crescita evidente di Bennacer e la grinta inesauribile di Pavlovic, autore di qualche salvataggio decisivo. E, infine, il ritorno in campo di Chris “Capitan America” Pulisic, che fa sempre piacere.

Tra gli aspetti decisamente meno buoni, invece, metto Theo. Non ha combinato nulla di positivo: ha clamorosamente ciccato un gol che insegnano a segnare persino ai pulcini e ha giocato con un atteggiamento che denotava scarsa voglia di impegno, sia in difesa sia in fase offensiva. Aggiungerei anche Morata: grande impegno in copertura difensiva, sì, ma si dimentica troppo spesso di essere un attaccante. Non segna neanche a spingerlo!

Non voglio però essere troppo negativo: preferisco cercare di capire perché Conceição fatichi ancora a imporre il suo gioco. Una possibile risposta ce la offre Bennacer, che deve ancora adattarsi completamente al concetto di centrocampo a tre (dopo aver giocato a lungo in un centrocampo a due). Non è un caso che anche Reijnders sembri meno coinvolto rispetto a prima.

Anche Leão, però, offre il suo punto di vista. Ecco le sue parole ai microfoni di Prime Video dopo la partita: “Cerco di dare sempre il 100%, perché lui è quell’allenatore che vuole morire per i suoi giocatori, e io voglio fare lo stesso.”

In sintesi, il Mister ha idee chiare, ma fatica a trasmetterle ai giocatori e a farle assimilare in un contesto in cui si gioca ogni tre giorni. È un’impresa trovare il tempo per allenarsi bene, capire certi concetti e, soprattutto, recuperare energie.

Potrei pensare che questa sia solo una mia opinione da appassionato, ma me l’hanno confermato due grandi campioni del passato con cui ho avuto il piacere di parlare lo scorso venerdì: Filippo Galli e Mauro Tassotti. Entrambi hanno sottolineato che il poco tempo tra una partita e l’altra è un problema serio, perché impedisce di allenarsi adeguatamente, assimilare velocemente nuove idee e ricaricare le batterie.

Ad ogni modo, l’importante è che abbiamo vinto e che ora siamo sesti. Se vinceremo anche contro la Dinamo Zagabria, ci qualificheremo direttamente per gli ottavi. Questo è ciò che conta davvero. Così come è fondamentale che la dirigenza rossonera si renda conto della necessità di intervenire in questa sessione di mercato: non possiamo andare avanti con giocatori senza benzina, che finiscono le partite con i crampi.

Walker in arrivo? Bene, ma serve anche un altro mediano e un attaccante che sappia buttarla dentro… non tirarla dritta in bocca al portiere avversario!

Tra tre giorni sarà già tempo di Milan-Parma, domenica alle 12:30. Forza ragazzi!


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