La storia è ciclica e le due squadre si incontrano nuovamente
Domani sera, a San Siro torna l’Atletico Madrid , l’ultima avversaria affrontata dal Milan in Champions League. Nel febbraio 2014, il Milan allora allenato da Clarence Seedorf fu battuto da Diego Costa nel finale su azione d’angolo, sfruttando una disattenzione della difesa milanista.
Per i rossoneri vincere sarà molto importante per due motivi: in primis una vittoria farebbe aumentare l’autostima dei nostri ragazzi e poi, in vista della doppia sfida contro il Porto sarebbe altresì importante vista la contemporanea sfida di andata e ritorno tra Atletico e Liverpool. Come si avvicina la squadra a questa sfida? Stefano Pioli potrà contare nuovamente su Simon Kjaer mentre sarà da vedere se ci sarà anche Alessandro Florenzi.
Rafael Leao e Ante Rebic si giocheranno il posto come esterno sinistro ed al centro dell’attacco si dovrebbe vedere di nuovo Olivier Giroud che dovrebbe essersi definitivamente ripreso dopo il Covid ed il mal di schiena che lo hanno costretto a dare forfait nelle ultime due settimane. Ancora una volta non ci sarà Zlatan Ibrahimovic sempre alle prese con l’infiammazione al tendine d’Achille.
Le prestazioni sfornate dal Milan ultimamente ci hanno fatto vedere una squadra la cui mentalità è decisamente cambiata rispetto allo scorso campionato. Il Milan che ribalta i risultati nel secondo tempo, come ad esempio contro Venezia o Spezia, oppure pareggia contro una grande negli ultimi minuti, come contro la Juventus, ci fa capire che la squadra ha appunto fatto un upgrade in termini di mentalità ma anche che ha un ritmo europeo.
Nella conferenza stampa prima della trasferta a La Spezia, Pioli parlava del tempo perso in campo e di misurare l’effettivo tempo di gioco. La nostra Serie A è abituata a farci vedere partite spezzettate in cui spesso l’azione si ferma e dove si vedono giocatori fare cose per far scorrere il tempo. Il Milan in questo senso ha dimostrato di avere un ritmo più “europeo”, come ad esempio contro il Liverpool, e questo può essere un fattore determinante per una partita di livello contro avversari anche difficili come gli spagnoli dell’Atletico, squadra che presenta giocatori di caratura internazionale che possono punirti nel momento in cui meno te lo aspetti.
Pioli ha dichiarato comunque che la sua squadra è pronta, ben cosciente che il ritmo che dovrà imporsi dovrà essere alto, come le aspettative che ha. Giochiamoci le nostre carte al meglio che possiamo e vediamo di continuare il nostro cammino in Champions League. È un girone difficile ma anche le nostre avversarie sanno che lo è. Basta leggere le ultime dichiarazioni di Diego Simeone o Jürgen Klopp.
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